Il Resoconto del Convegno
Giovani e lavoro: metà contributi per 3 anni sui neoassunti under35: per favorire le assunzioni stabili, i datori di lavoro godranno dal primo gennaio di uno sgravio del 50% per i primi tre anni di contratto a tutele crescenti (con un tetto massimo di 3mila euro annui). È necessario che il lavoratore in precedenza non sia mai stato occupato con un rapporto di lavoro subordinato. Il bonus è valido per gli under 35 nel 2018 e per gli under 30 a decorrere dal 2019. Lo sgravio sale al 100% se si assume un giovane che ha effettuato l’alternanza scuola-lavoro o l’apprendistato presso lo stesso datore di lavoro.
Esonero totale del versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per un periodo di 12 mesi a partire dalla data di assunzione, per un massimo di 8060 euro annui per lavoratore assunto. L'incentivo riguarda tutti i giovani compresi tra i 16 e i 29 anni aderenti al programma Garanzia Giovani.
L'incentivo coincide con la contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro (INAIL escluso) e viene concesso per un periodo massimo di 12 mesi dalla data di assunzione fino al raggiungimento dell'importo complessivo massimo di 8060 euro. L'incentivo riguarda tutti i giovani compresi tra i 16 e i 29 anni e per i lavoratori con 35 anni di età e oltre, privi di un impiego da almeno 6 mesi.
La manovra proroga gli incentivi agli investimenti: il superammortamento resta in vigore ma scende dal 140 al 130%, l’iperammortamento rimane invece al 250%. Rifinanziata anche la nuova Sabatini per gli investimenti in macchinari delle Pmi. La novità di quest’anno è il credito d’imposta del 40% per la formazione “digitale” del personale dipendente. Viene inoltre rifinanziata per 330 milioni di euro nel periodo 2018-2023 la cosiddetta Nuova Sabatini per finanziamenti agevolati alle Pmi per investimenti in nuovi macchinari, impianti e attrezzature, con una riserva del 30% per gli investimenti “Industria 4.0”.
Un ruolo fondamentale per la diffusione, all'interno delle aziende, della rivoluzione digitale è l'ufficio HR.
Digital e velocità mettono il singolo in condizione di prendere decisioni. Se il capo è un filtro alle decisioni, il collaboratore percepisce il rallentamento e l’inutile complessità artefatta. Ciò rende poco sopportabile l’organizzazione: il capo deve motivare mentre i collaboratori, che sono specialisti, decidono.
L'HR rappresenta il momento e lo strumento chiave per la trasformazione e l'apertura verso il digital. Personale e soprattutto aziendale...