L’azienda diventerà sempre più la “casa” del lavoratore, dalla quale ricevere oltre a retribuzione e lavoro anche tutti quei servizi necessari alla vita personale e familiare. E tutto quello che l’azienda ha da offrire, in termini di beni e servizi a favore della persona e della famiglia, fa aumentare l’attaccamento all’azienda come valore anche per se.
Il resoconto del convegno
Assunzioni a tempo indeterminato anno 2015
IRAP
Imposta regionale in altalena con le novità del disegno di legge di stabilità. Nel 2014, le imprese dovranno fare i conti con una generalizzata penalizzazione derivante dal ripristino dell'aliquota 3,9% (in luogo dell’attuale 3.5%). Per il prossimo anno si attendono invece benefici significativi per chi ha una elevata incidenza del costo dei dipendenti a tempo indeterminato.
Il testo aggiornato dell'articolo 5 del disegno di legge di stabilità chiarisce il doppio intervento sull'Irap di imprese e professionisti: diventa integrale la deduzione del costo del lavoro, ma solo per i dipendenti assunti a tempo indeterminato, e torna al 3,9% l'aliquota di base dell'imposta. Incremento, quest'ultimo, che scatta già dal corrente esercizio 2014.
Sulle prestazioni confermate le aliquote del 15-9 per cento
Con il disegno di legge di stabilità il Governo ha deciso di innalzare il livello di tassazione dei rendimenti dall'11% al 20 per cento. La scelta è stata motivata per riallineare la tassazione dei fondi alle altre forme di investimento finanziario. A dire il vero la maggior parte degli Stati europei, che individuano nei fondi pensione uno degli strumenti per garantire in futuro una copertura previdenziale ai propri lavoratori hanno scelto da tempo la strada di detassare i contributi e i rendimenti, tassando solo le prestazioni al momento della loro erogazione secondo lo schema Eet.
TFR in busta paga
Il governo Renzi ha inserito nella Legge di Stabilità la possibilità per i lavoratori, in servizio da almeno 6 mesi per il medesimo datore di lavoro, di farsi liquidare sullo stipendio una parte del Tfr (trattamento di fine rapporto) cioè le quote di salario accantonate ogni anno per la liquidazione.
I lavoratori interessati all'anticipo del Tfr in busta paga dovrebbero essere “esclusivamente i dipendenti del settore privato, ovvero circa 12 milioni di lavoratori rispetto agli oltre 3 milioni del settore pubblico”. Sapendo che per le imprese che superano i 49 dipendenti il Tfr rimasto in azienda viene destinato al Fondo di Tesoreria Inps, dal quale non è possibile sottrarlo per non incorrere in problemi di gettito, questa proposta riguarderebbe solo la metà dei lavoratori privati, ovvero i 6 milioni e 500 mila dipendenti di aziende private con meno di 50 dipendenti.
Il sistema di welfare aziendale è in grado di aumentare soddisfazione e attaccamento all’azienda: