Il percorso alternativo verso il lavoro stabile

L’azienda diventerà sempre più la “casa” del lavoratore, dalla quale ricevere oltre a retribuzione e lavoro anche tutti quei servizi necessari alla vita personale e familiare. E tutto quello che l’azienda ha da offrire, in termini di beni e servizi a favore della persona e della famiglia, fa aumentare l’attaccamento all’azienda come valore anche per se.

Il resoconto del convegno

Assunzioni a tempo indeterminato anno 2015

Le novità della legge di stabilità 2015 riguardano in particolar modo tutte le assunzioni effettuate nell’anno, per le quali si potrà usufruire di massimo 8.060 euro annui di sgravi contributivi e l'incentivo avrà una durata massima di 36 mesi. L'azzeramento dei contributi si conferma non strutturale: è finanziato con 1 miliardo di euro per ciascuno degli anni 2015, 2016, 2017 e - novità dell'ultim'ora - con 500 milioni per il 2018, almeno secondo la versione aggiornata al 20.10.2014 del Ddl stabilità. La condizione per fruire dello sgravio è che il lavoratore non sia stato assunto con contratto a tempo indeterminato nei sei mesi precedenti, presso qualsiasi datore di lavoro. Sono escluse le nuove assunzioni con contratto di apprendistato e di lavoro domestico. L'esonero contributivo non è cumulabile con altri esoneri



 IRAP

Imposta regionale in altalena con le novità del disegno di legge di stabilità. Nel 2014, le imprese dovranno fare i conti con una generalizzata penalizzazione derivante dal ripristino dell'aliquota 3,9% (in luogo dell’attuale 3.5%). Per il prossimo anno si attendono invece benefici significativi per chi ha una elevata incidenza del costo dei dipendenti a tempo indeterminato.

Il testo aggiornato dell'articolo 5 del disegno di legge di stabilità chiarisce il doppio intervento sull'Irap di imprese e professionisti: diventa integrale la deduzione del costo del lavoro, ma solo per i dipendenti assunti a tempo indeterminato, e torna al 3,9% l'aliquota di base dell'imposta. Incremento, quest'ultimo, che scatta già dal corrente esercizio 2014.



Sulle prestazioni confermate le aliquote del 15-9 per cento

Con il disegno di legge di stabilità il Governo ha deciso di innalzare il livello di tassazione dei rendimenti dall'11% al 20 per cento. La scelta è stata motivata per riallineare la tassazione dei fondi alle altre forme di investimento finanziario. A dire il vero la maggior parte degli Stati europei, che individuano nei fondi pensione uno degli strumenti per garantire in futuro una copertura previdenziale ai propri lavoratori hanno scelto da tempo la strada di detassare i contributi e i rendimenti, tassando solo le prestazioni al momento della loro erogazione secondo lo schema Eet.



TFR in busta paga

Il governo Renzi ha inserito nella Legge di Stabilità la possibilità per i lavoratori, in servizio da almeno 6 mesi per il medesimo datore di lavoro, di farsi liquidare sullo stipendio una parte del Tfr (trattamento di fine rapporto) cioè le quote di salario accantonate ogni anno per la liquidazione.

I lavoratori interessati all'anticipo del Tfr in busta paga dovrebbero essere “esclusivamente i dipendenti del settore privato, ovvero circa 12 milioni di lavoratori rispetto agli oltre 3 milioni del settore pubblico”. Sapendo che per le imprese che superano i 49 dipendenti il Tfr rimasto in azienda viene destinato al Fondo di Tesoreria Inps, dal quale non è possibile sottrarlo per non incorrere in problemi di gettito, questa proposta riguarderebbe solo la metà dei lavoratori privati, ovvero i 6 milioni e 500 mila dipendenti di aziende private con meno di 50 dipendenti.


e poi?...



...Welfare aziendale

Il sistema di welfare aziendale è in grado di aumentare soddisfazione e attaccamento all’azienda: 

  • garantendo ai dipendenti non solo la conservazione degli attuali livelli retributivi nominali ma aumentarne il potere d'acquisto effettivo attraverso modalità che privilegino l'offerta di servizi / strumenti non monetari in grado di soddisfare esigenze di ordine primario e migliorare la qualità della vita delle famiglie. 
  • attraverso interventi di assistenza in favore dei propri dipendenti
  • sostenendo il potere di acquisto del personale, a fronte dell’attuale situazione di incertezza economica generale, con iniziative e programmi finalizzati ad erogare in favore dei propri dipendenti servizi di natura non retributiva in materia di istruzione, assistenza sociale, sanitaria ed economica.






Le slides del convegno: