Gestire il capitale Umano nelle imprese è una sfida sempre più impegnativa che rischia di spiazzare competenze e capacità delle direzioni HR tradizionali. In Italia la ripresa economica procede “lenta” e resta “fragile”: nonostante i deboli segnali di crescita del PIL che resta comunque al di sotto dei livelli medi europei, il mercato del lavoro desta ancora molte preoccupazioni.Nel frattempo i cambiamenti sociali, economici e culturali in atto mettono in evidenza l’inadeguatezza dei modelli di organizzazione del lavoro delle imprese italiane, troppo spesso ancorati a principi di gestione e sviluppo del capitale umano ormai arretrati.A complicare la situazione, vi è una sempre maggiore eterogeneità dei lavoratori, con popolazioni aziendali multi-generazionali in cui devono convivere e integrarsi millennials e Baby boomers, con esigenze, obiettivi e background culturali profondamente diversi.Infine la globalizzazione quale leva imprescindibile per la crescita e la competitività delle imprese, ma al tempo stesso grande sfida per chi si occupa di risorse umane e deve definire strategie integrate e globali per la gestione e sviluppo delle persone, che consentano di allineare gli obiettivi definiti centralmente con le diverse realtà locali e guidare azioni e strategie comuni.
In questo contesto l’innovazione digitale potrebbe giocare un ruolo rilevante sia nel creare nuove professionalità e posti di lavoro, che nel modernizzare le imprese, la pubblica amministrazione e l’intero sistema economico. Nonostante dall’Europa arrivino continui richiami ed incentivi per avviare quel percorso di revisione normativa, infrastrutturale e culturale noto come agenda digitale l’Italia stenta ancora ad avviare iniziative efficaci a livello di sistema e le imprese continuano ad accrescere il loro ritardo nel cogliere nuovi trend digitali quali cloud computing, Social media, mobile e Big data.Per frenare l’emorragia di talenti e competitività che deriva da questi ritardi, le direzioni HR sono chiamate a ripensare il proprio ruolo e a definire nuovi approcci alla gestione del capitale umano, per supportare e accelerare il cambiamento organizzativo e tecnologico delle proprie aziende. Nessuno dei processi della direzione HR può rimanere immune dalla trasformazione digitale, ma tutti vanno ripensati, dalla formazione, alla valutazione, alla selezione, introducendo nuove logiche di analisi e utilizzo dei dati e delle informazioni.Quindi parallelamente alla crescente digitalizzazione del contesto in cui viviamo, nasce l’esigenza di un mix sempre più articolato di competenze digitali in grado di supportare le organizzazioni nella gestione del cambiamento, pertanto si tratta di nuove competenze e professionalià che interessano ormai tutti i settori e funzioni aziendali, un giusto mix tra conoscenze tecnologiche e “soft skill”.